Fatevi dunque imitatori di Dio, quali
figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha
amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in
sacrificio di soave odore.
Quanto alla fornicazione e a ogni specie
di impurità o cupidigia, neppure se ne parli tra voi, come si addice a santi;
lo stesso si dica per le volgarità, insulsaggini, trivialità: cose tutte
sconvenienti.
Si rendano invece azioni di grazie!
Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro - che è roba da idolàtri - avrà parte al regno di Cristo e di Dio.
Nessuno vi inganni con vani
ragionamenti: per queste cose infatti piomba l’ira di Dio sopra coloro che gli
resistono. Non abbiate quindi niente in comune con loro.
Se un tempo eravate tenebra, ora siete
luce nel Signore. Comportatevi perciò come i figli della luce; il frutto della
luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità.
Cercate ciò che è gradito al Signore, e non
partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele
apertamente, poiché di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso
perfino parlare.
Tutte queste cose che vengono
apertamente condannate sono rivelate dalla luce, perché tutto quello che si
manifesta è luce...
...Vigilate dunque attentamente sulla
vostra condotta, comportandovi non da stolti, ma da uomini saggi; profittando
del tempo presente, perché i giorni sono cattivi.
Non siate perciò sconsiderati, ma
sappiate comprendere la volontà di Dio.
E non ubriacatevi di vino, il quale
porta alla sfrenatezza, ma siate ricolmi dello Spirito, intrattenendovi a
vicenda con salmi, inni, cantici spirituali, cantando e inneggiando al Signore
con tutto il vostro cuore, rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio
Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo.
Siate sottomessi gli uni agli altri nel
timore di Cristo.