Allora il capitano uscì con le sue guardie e li condusse via, ma senza
violenza, per timore di esser presi a sassate dal popolo. Li condussero e li
presentarono nel sinedrio; il sommo sacerdote cominciò a interrogarli dicendo:
"Vi avevamo espressamente ordinato di non insegnare più nel nome di
costui, ed ecco voi avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina e volete
far ricadere su di noi il sangue di quell’uomo".
Rispose allora Pietro insieme
agli apostoli: "Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini. Il Dio
dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avevate ucciso appendendolo alla
croce. Dio lo ha innalzato con la sua destra facendolo capo e salvatore, per
dare a Israele la grazia della conversione e il perdono dei peccati.
E di questi fatti siamo
testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che si sottomettono
a lui".
All’udire queste cose essi si
irritarono e volevano metterli a morte. Si alzò allora nel sinedrio un fariseo,
di nome Gamaliele, dottore della legge, stimato
presso tutto il popolo. Dato ordine di far uscire per un momento gli accusati,
disse: "Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare contro
questi uomini. Qualche tempo fa venne Tèuda, dicendo
di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu
ucciso, e quanti s’erano lasciati persuadere da lui si dispersero e finirono nel
nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse
molta gente a seguirlo, ma anch’egli perì e quanti s’erano lasciati persuadere
da lui furono dispersi. Per quanto riguarda il caso presente, ecco ciò che vi
dico: Non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa
dottrina o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; ma se essa
viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a
combattere contro Dio!".
Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero fustigare e
ordinarono loro di non continuare a parlare nel nome di Gesù; quindi li
rimisero in libertà.
Ma essi se ne andarono dal
sinedrio lieti di essere stati oltraggiati per amore del nome di Gesù. E ogni giorno, nel tempio e a casa, non cessavano di insegnare e
di portare il lieto annunzio che Gesù è il Cristo.